IL CAVALLO DI TROIA
No, non temete. Il cavallo di Troia non è questo Blog, invenzione della nostra Parrocchia per veicolare idee vetero-cattoliche e ultra-tradizionaliste.
Facciamo riferimento al ddl Cirinnà, in discussione e in votazione in questi giorni al Senato.
Noi riteniamo che sia giusto e rispettoso dei diritti di tutti legiferare a riguardo delle unioni civili.
Non riteniamo giusto inserire in questo disegno di legge la possibilità dell'adozione del figlio del partner, perché questa sarebbe di fatto l'introduzione in Italia, per via internazionale, della pratica dell'utero in affitto. Il cavallo di Troia, appunto.
Sull'utero in affitto pubblichiamo con questo Post un video molto eloquente.
per chi non dovesse riuscire a vedere il video su questa pagina
Crediamo che il confronto/scontro non sia tra chi è a favore delle coppie omosessuali e chi no, ma tra chi vuole difendere le pretese dei ricchi e chi vuole difendere i diritti delle donne povere. Mangiare, bere, lavorare fanno riferimento a dei nostri bisogni primari, biologici e di sussistenza, ed abbiamo il diritto che lo Stato nel quale viviamo in qualche modo provveda alla soddisfazione di questi bisogni. Articolo 1 della Costituzione: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro".
Avere un figlio non è un bisogno, così come avere un partner non è un bisogno, tanto che qualcuno decide di non avere né l'uno né l'altro e continua a vivere ugualmente. Avere un figlio non può diventare un diritto, anche se lo Stato deve provvedere ad agevolare le condizioni socio-economico-sanitarie, in modo tale che sia facilitato l'accesso a questo diritto. Ma non a tutti costi.
Avere un partner, avere un figlio significa avere a che fare con la "centralina misteriosa" della vita. In questo campo, a mio parere, dobbiamo fare due cose:
1) stare attenti a non alterare un equilibrio interno alla natura, trascurando volutamente le conseguenze dei nostri gesti. E' curioso che siamo diventati ipersensibili a non alterare gli equilibri dell'ecosistema nel quale viviamo e non ci facciamo alcun problema ad alterare il "sistema relazioni umane", che pure è insito nel grande universo della natura.
2) valutare i diritti dei più deboli. Avere fame è un conto, volere a tutti i costi - magari anche a scapito degli altri - un pranzo luculliano è una pretesa! In genere, le pretese le hanno i ricchi, abituati ad avere... Così è nel campo delle adozioni da parte di coppie di omosessuali. Desiderare di donare la propria vita ad un altro è un conto (in fondo, è questo voler avere un figlio...), desiderare un figlio ad ogni costo è una pretesa, che non tiene conto se è vera la libertà di quell'uomo o di quella donna che devono dare "una parte di sé" (il mistero della vita che è in noi!...), affinché la coppia omosessuale realizzi il suo sogno...
Trovo incredibile che su questi temi in Italia, oggi, ci sia da parte di molti il pudore ad esprimere la propria opinione, quasi che si vadano a ledere in tal modo le sensibilità degli omosessuali. La verità è un'altra: molti omosessuali non sono né per l'equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio né per le adozioni da parte delle stesse coppie! In calce a queste mie righe troverete un link ad un interessante articolo in proposito. Allora, questa storia assume tutta l'aria di una modalità surrettizia per tutelare ancora una volta le pretese dei ricchi e dei potenti di turno, qualsiasi colore abbiano... Appunto, un nuovo cavallo di Troia.
La Manif Pour Tous Italia
Facciamo riferimento al ddl Cirinnà, in discussione e in votazione in questi giorni al Senato.
Noi riteniamo che sia giusto e rispettoso dei diritti di tutti legiferare a riguardo delle unioni civili.
Non riteniamo giusto inserire in questo disegno di legge la possibilità dell'adozione del figlio del partner, perché questa sarebbe di fatto l'introduzione in Italia, per via internazionale, della pratica dell'utero in affitto. Il cavallo di Troia, appunto.
Sull'utero in affitto pubblichiamo con questo Post un video molto eloquente.
per chi non dovesse riuscire a vedere il video su questa pagina
Crediamo che il confronto/scontro non sia tra chi è a favore delle coppie omosessuali e chi no, ma tra chi vuole difendere le pretese dei ricchi e chi vuole difendere i diritti delle donne povere. Mangiare, bere, lavorare fanno riferimento a dei nostri bisogni primari, biologici e di sussistenza, ed abbiamo il diritto che lo Stato nel quale viviamo in qualche modo provveda alla soddisfazione di questi bisogni. Articolo 1 della Costituzione: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro".
Avere un figlio non è un bisogno, così come avere un partner non è un bisogno, tanto che qualcuno decide di non avere né l'uno né l'altro e continua a vivere ugualmente. Avere un figlio non può diventare un diritto, anche se lo Stato deve provvedere ad agevolare le condizioni socio-economico-sanitarie, in modo tale che sia facilitato l'accesso a questo diritto. Ma non a tutti costi.
Avere un partner, avere un figlio significa avere a che fare con la "centralina misteriosa" della vita. In questo campo, a mio parere, dobbiamo fare due cose:
1) stare attenti a non alterare un equilibrio interno alla natura, trascurando volutamente le conseguenze dei nostri gesti. E' curioso che siamo diventati ipersensibili a non alterare gli equilibri dell'ecosistema nel quale viviamo e non ci facciamo alcun problema ad alterare il "sistema relazioni umane", che pure è insito nel grande universo della natura.
2) valutare i diritti dei più deboli. Avere fame è un conto, volere a tutti i costi - magari anche a scapito degli altri - un pranzo luculliano è una pretesa! In genere, le pretese le hanno i ricchi, abituati ad avere... Così è nel campo delle adozioni da parte di coppie di omosessuali. Desiderare di donare la propria vita ad un altro è un conto (in fondo, è questo voler avere un figlio...), desiderare un figlio ad ogni costo è una pretesa, che non tiene conto se è vera la libertà di quell'uomo o di quella donna che devono dare "una parte di sé" (il mistero della vita che è in noi!...), affinché la coppia omosessuale realizzi il suo sogno...
Trovo incredibile che su questi temi in Italia, oggi, ci sia da parte di molti il pudore ad esprimere la propria opinione, quasi che si vadano a ledere in tal modo le sensibilità degli omosessuali. La verità è un'altra: molti omosessuali non sono né per l'equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio né per le adozioni da parte delle stesse coppie! In calce a queste mie righe troverete un link ad un interessante articolo in proposito. Allora, questa storia assume tutta l'aria di una modalità surrettizia per tutelare ancora una volta le pretese dei ricchi e dei potenti di turno, qualsiasi colore abbiano... Appunto, un nuovo cavallo di Troia.
La Manif Pour Tous Italia
don Lorenzo Elia
Non sempre il progresso porta con sè una vera forma di emancipazione culturale e sociale. Uno dei segni più tangibili di questa forma di arretratezza è il processo in atto di disgregazione della famiglia che ,eliminando alla base i pilastri fondamentali e costitutivi della sua natura,non acquisisce nulla alla sua emancipazione. Precarizzando le esistenze,diventando le persone senza una vera identità e senza progetti, la famiglia diventa solo facile preda dell'economia capitalistica di mercato.Che sarebbe l'unica (brutta) realtà che ci guadagnerebbe dalla sua distruzione.
RispondiEliminaAbbiamo perso la bussola di riferimento, il progresso ci ha portato a ciò! Siamo sempre alla ricerca di qualcosa che ci appaghi e nn siamo mai soddisfatti, abbiamo tutto, e vogliamo dippiu', questa è la logica del tossicodipendente, e la società di oggi è tale, bisogna curare questa società, con la testimonianza di vita sobria,e soprattutto di Dio, e che ci dia grande forza.
RispondiEliminaCosa c'entra l'adozione del figlio del partner con l'utero in affitto? Credo che la legge pensi a un uomo o a una donna sposati e divorziati che nell'ambito di una successiva unione omo voglia adottare il proprio figlio ovviamente con il consenso del padre o della madre naturale. Penso che si stia costruendo un "castello" per un provvedimento che riguarderà una esigua minoranza degli italiani. Le persone etero non avranno nulla da temere.
RispondiEliminaQuando la coscienza viene eliminata dal proprio essere uomo ,la coscienza viene reificata,cioè ridotta a cosa.La reificazione si pratica in molti modi:uno di questi è considerare,in modo estremamente riduttivo ,il corpo della donna a merce e il nascituro a merce su richiesta.Oggi si vuole far credere che la libertà sia la possibilità per l'individuo di fare tutto ciò che vuole,a patto che possa permetterselo economicamente.Oggi si vuole concepire naturale poter ricorrere alla pratica dell'utero in affitto.Una vittoria per il capitalismo,ottenuta col mettere a rischio il valore della famiglia e del matrimonio come radice etica.
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