SAN ROCCO A CEGLIE
In una calda settimana di ferragosto, la città di
Ceglie ha vissuto un evento davvero straordinario: il transito delle reliquie
del Santo nostro compatrono e protettore, fortemente voluto e realizzato dal
parroco don Lorenzo Elia e dall'intera comunità parrocchiale di San Rocco,
grazie al Procuratore dell'Associazione europea "Amici di San Rocco"
e Guardiano delle Reliquie, Fratel Costantino De Bellis. Un evento che ci ha
visti tutti protagonisti e non spettatori, ciascuno impegnato a vivere questa
entusiasmante esperienza spiritualmente e materialmente, con profonda fede e
devozione. Esperienza che ciascuno di noi conserverà nel proprio cuore e ne
farà tesoro perché con l’esempio di San Rocco possiamo “imitare le sue virtù eroiche nella preghiera, nella carità e nella
misericordia”. Questo l'augurio di Fratel Costantino De Bellis all'intera comunità parrocchiale e cegliese, con la sua testimonianza che riportiamo qui di seguito.
In questo Giubileo della Misericordia Papa Francesco ha invitato a riscoprire i Santi della Misericordia; cioè quei santi che furono operatori di misericordia. Tra questi occupa un posto ben visibile San Rocco di Montpellier, molto venerato in Italia. Egli visse in mezzo agli appestati: fece come il Signore Gesù che si è caricato delle nostre sofferenze, e si è addossato i nostri dolori”. (cf Is, 53, 4). Ognuno di noi è chiamato a rispondere, come San Rocco, con un "si" personale e sincero, mettendosi pienamente a disposizione di Dio e della sua misericordia, del suo amore. Sono ormai 18 anni che puntualmente ogni anno nella ricorrenza della festa liturgica in onore di San Rocco molte comunità richiedono di ospitare per qualche giorno le reliquie del glorioso San Rocco per dare una valenza più spirituale alla festa.
Quest'anno in occasione dell'anno della Misericordia, nel mese di Maggio ho avuto modo di conoscere di persona il nuovo parroco di San Rocco a Ceglie, don Lorenzo Elia. Parlando del culto di San Rocco, mi chiese se era possibile portare a Ceglie le reliquie. Fui ben lieto e acconsentii subito vista l'intesa spirituale nata da subito con il caro don Lorenzo. E' sempre una grande emozione per me portare le reliquie nelle comunità, ma quest'anno a Ceglie Messapica è stata un'emozione maggiore: ho infatti potuto notare quanto san Rocco sia amato e tenuto in considerazione da questo popolo. Le reliquie sono state accolte con il massimo onore che si deve ad un santo nostro fratello. Il 14 pomeriggio, appena arrivati a Ceglie siamo stati ospiti nel convento locale delle Suore Domenicane di San Sisto, Istituto San Giuseppe, poi alle ore 19.00 si è snodata da qui, quasi fuori dal paese, una solenne processione con un enorme concorso di popolo e devoti, sino, al centro del paese, alla chiesa dedicata al santo. Il 16 c'è stata la festa liturgica; alla sera poi il vescovo della diocesi di Oria S.E. Mons. Vincenzo Pisanello ha celebrato la Santa Messa nella quale ha segnato i tratti salienti della vita di San Rocco e delle sue virtù ...mi ha colpito molto la devozione del vescovo verso san Rocco e ciò, debbo convenire, mi ha reso felice ed ha arricchito il mio bagaglio spirituale, mi ha dato coraggio e forza nel mio cammino di apostolato sulle orme di San Rocco. Il vescovo ha poi presieduto la solenne processione del 16 seguita da tanta gente. Per permettere a tutti di venerare le reliquie, la chiesa è restata aperta ininterrottamente, e devo confessare che non ho mai visto tanta gente venire a venerarle: in certi momenti c'erano file che duravano anche 5 ore… veramente commovente! Le giornate sono proseguite secondo il programma e nei giorni di permanenza ho potuto conoscere la realtà parrocchiale di Ceglie, una realtà veramente bella, con una forza giovanile non indifferente: giovani che erano lì per il servizio d'ordine e per qualsiasi evenienza, una corale ottima, e un servizio liturgico impeccabile. L'accoglienza nei miei riguardi è stata veramente fraterna. Don Lorenzo, nonostante i mille impegni, è stato un compagno standomi sempre vicino, condividendo le varie fasi della giornata, i sorrisi e gli sguardi di tante persone. Mi hanno fatto sentire a casa mia e uno di loro. GRAZIE voglio dirlo a Dio per primo per questa bella esperienza vissuta con voi a Ceglie. GRAZIE a don Lorenzo, al sindaco, al comitato feste e a tutte quelle persone che ho incontrato anche solo per uno sguardo, un sorriso o una preghiera chiestami da rivolgere a san Rocco. Grazie di cuore. Spero di ritornare tra voi e pregare con voi e parlare delle cose di Dio. Questo deve essere per tutti un impegno a camminare, secondo il Vangelo, sulla via della carità ed anche un invito pressante a raggiungere la santità, seguendo le orme del nostro San Rocco. Con San Rocco possiamo trovare, ottenere ed essere confermati nella fede e nella speranza. Con Lui saremo aiutati da Dio nello sconforto e nella prova, mentre non ci mancherà la forza per essere nella nostra società testimoni del Dio Vivente e contribuire così alla costruzione di un mondo nuovo e migliore, fondato sull’amore di Cristo via, verità e vita.
Quest'anno in occasione dell'anno della Misericordia, nel mese di Maggio ho avuto modo di conoscere di persona il nuovo parroco di San Rocco a Ceglie, don Lorenzo Elia. Parlando del culto di San Rocco, mi chiese se era possibile portare a Ceglie le reliquie. Fui ben lieto e acconsentii subito vista l'intesa spirituale nata da subito con il caro don Lorenzo. E' sempre una grande emozione per me portare le reliquie nelle comunità, ma quest'anno a Ceglie Messapica è stata un'emozione maggiore: ho infatti potuto notare quanto san Rocco sia amato e tenuto in considerazione da questo popolo. Le reliquie sono state accolte con il massimo onore che si deve ad un santo nostro fratello. Il 14 pomeriggio, appena arrivati a Ceglie siamo stati ospiti nel convento locale delle Suore Domenicane di San Sisto, Istituto San Giuseppe, poi alle ore 19.00 si è snodata da qui, quasi fuori dal paese, una solenne processione con un enorme concorso di popolo e devoti, sino, al centro del paese, alla chiesa dedicata al santo. Il 16 c'è stata la festa liturgica; alla sera poi il vescovo della diocesi di Oria S.E. Mons. Vincenzo Pisanello ha celebrato la Santa Messa nella quale ha segnato i tratti salienti della vita di San Rocco e delle sue virtù ...mi ha colpito molto la devozione del vescovo verso san Rocco e ciò, debbo convenire, mi ha reso felice ed ha arricchito il mio bagaglio spirituale, mi ha dato coraggio e forza nel mio cammino di apostolato sulle orme di San Rocco. Il vescovo ha poi presieduto la solenne processione del 16 seguita da tanta gente. Per permettere a tutti di venerare le reliquie, la chiesa è restata aperta ininterrottamente, e devo confessare che non ho mai visto tanta gente venire a venerarle: in certi momenti c'erano file che duravano anche 5 ore… veramente commovente! Le giornate sono proseguite secondo il programma e nei giorni di permanenza ho potuto conoscere la realtà parrocchiale di Ceglie, una realtà veramente bella, con una forza giovanile non indifferente: giovani che erano lì per il servizio d'ordine e per qualsiasi evenienza, una corale ottima, e un servizio liturgico impeccabile. L'accoglienza nei miei riguardi è stata veramente fraterna. Don Lorenzo, nonostante i mille impegni, è stato un compagno standomi sempre vicino, condividendo le varie fasi della giornata, i sorrisi e gli sguardi di tante persone. Mi hanno fatto sentire a casa mia e uno di loro. GRAZIE voglio dirlo a Dio per primo per questa bella esperienza vissuta con voi a Ceglie. GRAZIE a don Lorenzo, al sindaco, al comitato feste e a tutte quelle persone che ho incontrato anche solo per uno sguardo, un sorriso o una preghiera chiestami da rivolgere a san Rocco. Grazie di cuore. Spero di ritornare tra voi e pregare con voi e parlare delle cose di Dio. Questo deve essere per tutti un impegno a camminare, secondo il Vangelo, sulla via della carità ed anche un invito pressante a raggiungere la santità, seguendo le orme del nostro San Rocco. Con San Rocco possiamo trovare, ottenere ed essere confermati nella fede e nella speranza. Con Lui saremo aiutati da Dio nello sconforto e nella prova, mentre non ci mancherà la forza per essere nella nostra società testimoni del Dio Vivente e contribuire così alla costruzione di un mondo nuovo e migliore, fondato sull’amore di Cristo via, verità e vita.
Con affetto Fratel Costantino
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