ADORAZIONE EUCARISTICA
Oggi, giovedì 24 novembre, alle ore 18.30, il Vangelo di Matteo 24,37-44 sarà al centro dell'Adorazione Eucaristica per prepararci alla I Domenica di Avvento ed iniziare questo nuovo Anno Liturgico, aprendo il nostro cuore al Suo Amore, essere attenti e disponibili alla Sua Parola per lasciarci trasformare e rinnovare. Durante l'Adorazione i sacerdoti saranno a disposizione per le Confessioni.
CANTO
Dal Vangelo di Matteo: (Mt 24, 37-44)
2L. Il coraggio
di affermare che un piccolo popolo senza importanza, com'era appunto il popolo
d'Israele, sarebbe un giorno diventato il centro religioso e spirituale di
tutti i popoli: «Ad esso
affluiranno tutte le genti».
1L. Il coraggio
di parlare di un mondo rinnovato, e non come semplice desiderio, ma come cosa
sicura in uno dei periodi più tormentati della storia di Giuda e del Vicino
Oriente: guerre, oppressione dei poveri, violenza, frodi e corruzione degli
uomini di governo.
2L. Isaia sa
benissimo che a una simile società Dio non può risparmiare dei castighi: è
giusto che le idolatrie degli uomini crollino e la loro arroganza venga
confusa. Ma Dio punisce per purificare e disperde per rinnovare.
1L. E questa è la
prima lezione che le parole del profeta ci offrono: il coraggio di sperare
sempre e comunque. Vivere l'avvento, dunque, significa ringiovanire la nostra
speranza.
2L. La visione
del mondo rinnovato, in pace, fraterno e sottomesso al Signore, si conclude con
un imperativo: «Venite, camminiamo nella luce del Signore».
1L. È un invito
alla conversione, componente essenziale della speranza. E questa è la seconda
lezione.
2L. Non basta la
fiducia nel futuro per potersi dire uomini di speranza. La speranza è
attenzione, impegno e rinnovamento.
1L. Sperare è
gettare, qui e ora, nelle proprie concrete situazioni, le basi del mondo nuovo,
cioè semi di pace, fratellanza e obbedienza al Signore.
1L. Per non
lasciarsi sorprendere impreparati dagli avvenimenti, per mantenere il coraggio
e la lucidità in ogni situazione, per saper scoprire le occasioni di
rinnovamento che anche nei momenti più oscuri non mancano mai, tutto questo è
sperare, occorre essere sobri, non appesantiti, non distratti dalle troppe cose
che a gran voce reclamano la nostra attenzione. Altrimenti può succedere come
ai tempi di Noè:
2L. «Mangiavano e
bevevano, prendevano moglie e prendevano marito [...] e non si accorsero di
nulla».
1L. Come al tempo
di Noè, gli uomini si preoccupano poco della questione fondamentale, e cioè
della relazione con Dio, completamente immersi nelle preoccupazioni quotidiane.
2L. Vivono
tranquilli, ignari del giudizio di Dio che non mancherà: perché al ritorno del
Signore ci sarà, appunto, un «discernimento», salvezza per coloro che hanno
vigilato e condanna per coloro che non si sono accorti di nulla.
1L. «Vegliate
dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà», così
dichiara Gesù nel Vangelo di Matteo.
2L. Vigilare non
significa, come nel mondo greco, svegliarsi per raccogliere tutte le proprie
forze e per trovare in se stessi tutto il coraggio possibile; è invece
svegliarsi per confidare in Dio e per aggrapparsi a lui.
1L. Vigilare non
è un rientrare in se stessi ma un uscire da sé per abbandonarsi a Dio.
2L. Si comprende
allora come la parola vigilanza non indichi direttamente qualcosa da fare, ma
un modo di vivere e di guardare con concentrazione, senza lasciarsi distrarre.
D’altronde tu lo sai bene,
I lett: Il Signore non viene nel rumore, il Signore non trova posto nella
frenesia e nello stordimento. È venuto nella pace e per la pace. È una parola
questa così usata da diventare banale: è chiamato «pace» un equilibrio di
paura; si parla di pace in una società intessuta di violenza e di oppressione
dell’uomo sull’uomo. Si dissolve oggi anche la pace più semplice, quella della
famiglia. Solo Cristo può riunire gli uomini dispersi dall’egoismo e fare di
tutti un unico popolo pacifico in cammino verso il monte del suo Tempio. L’ora
di Dio giunge a noi perché ogni istante della nostra vita contiene l’eternità
di Dio. Non bisogna basarsi unicamente sulla saggezza umana, e neppure
aspettarsi un intervento massiccio da parte di Dio. E al presente che viene
donata la salvezza. Ogni scelta che si fa nel presente fra la luce e le tenebre
è un segno della venuta del Figlio dell’uomo.
II lett: C’è un appuntamento, Signore Gesù, che non possiamo decisamente
mancare: è l’appuntamento della nostra vita, da cui dipende tutta l’eternità,
la nostra riuscita o il nostro fallimento. Il rischio sta proprio nel lasciare
che i giorni scorrano, uno dopo l’altro, come se la nostra esistenza non avesse
un senso, una direzione, un traguardo. Ecco perché ci doni la grazia di un
nuovo tempo di Avvento: per destarci da tutto ciò che intorpidisce intelligenza
e cuore e ci fa sprofondare nella tiepidezza, un’oscura palude in cui ogni
slancio finisce per esaurirsi. Ecco perché ci chiedi di tenerci pronti: ciò che
conta, infatti, non sono le apparenze, quello che vedono gli uomini, quello che
spesso muove la loro ammirazione e il loro plauso. È sotto il tuo sguardo,
Signore Gesù, che tu ci domandi di vivere, con la semplicità e la
determinazione dei discepoli, pronti a rendere ragione della nostra speranza,
prendendo come bussola il tuo Vangelo. Allora quando tu ritornerai, quando
questo mondo finalmente lascerà il posto ai cieli nuovi e alla terra nuova che
tu ci donerai, non ci sentiremo smarriti o paurosi, ma ti verremo incontro
nella gioia
Ripetiamo insieme: Di te, Signore, ha sete l’anima mia.
Signore, noi non
sappiamo quando Tu verrai sulla terra, per questo noi ti chiediamo:
ADORAZIONE EUCARISTICA
PRIMA DOMENICA D’AVVENTO
Siamo qui, davanti a Gesù, per prepararci ad accoglierlo in
questo tempo di Avvento; tempo di attesa della venuta del Messia sulla terra.
Impariamo, dunque ad accoglierlo senza riserva e senza la paura che Gesù
sconvolga i nostri piani. Lasciamo che Gesù sconvolga la nostra intera vita.
Grazie, Signore,
per avermi chiamato ad iniziare con te,
nel mistero liturgico dell’Anno nuovo,
un cammino nuovo di fede, illuminato dalla tua grazia.
Aiutami, Signore,
ad uscire dalle nebbie del compromesso,
dall’equivoco del fariseismo,
dall’accattivante costume del permissivismo,
dalla falsità dell’apparenza.
Voglio camminare nel pulito anche se è costoso,
voglio vivere nella coerenza anche se è faticoso,
voglio lasciarmi abbronzare dalla tua luce,
così da essere nel mondo
testimone visibile e riconoscibile
del tuo amore incontaminato,
universale e senza ombre.
CANTO
Adoriamo profondamente Gesù Eucaristia, apriamo il nostro
cuore al suo amore, lasciamoci avvolgere dalla sua presenza trasformante perché
la nostra vita possa essere per i fratelli testimonianza di fede, di speranza
di carità. Chiediamo al Signore di liberarci dal pensiero di non saperci più
stupire per la grandezza di questo mistero che ci rende sua presenza di amore
la dove siamo.
Rit. Andremo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! Rit.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. Rit.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. Rit
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! Rit.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. Rit.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. Rit
Pausa di Silenzio
Dio viene: nella nostra esistenza quotidiana
s’inserisce un avvenimento sconvolgente, che butta all’aria tutte le nostre
sicurezze, i nostri progetti. All’improvviso egli cammina accanto a noi, e fa
parte della nostra storia: lo riconosce presente chi tiene gli occhi aperti,
chi aspetta e prepara un mondo nuovo. L’annuncio profetico parte da una realtà
piuttosto deludente: un piccolo popolo senza importanza per nessuno sarà il
centro religioso e spirituale di tutti i popoli finalmente in pace. Questo non
può che essere opera di Dio, divenuto lui stesso ispiratore, norma e termine
del cammino dell’umanità. E solo allo sguardo della fede è possibile scorgere
il disegno che si va formando all’interno di avvenimenti banali, oscuri, poco
significativi; un disegno che Dio rivela come una sua proposta per la crescita
e il bene dei suoi figli, una realizzazione di cui non è dato sapere l’ora del
compimento, ma che certo l’avrà un giorno.
Signore, noi non
siamo pronti ad accoglierti, e non sappiamo neanche come farlo. Siamo ancora
troppo attaccati alle cose terrene, alle false gioie che il mondo ci dà. Per
questo il nostro cuore e il nostro spirito non sono pronti per accoglierti
pienamente e senza riserve. Per tutto questo, Signore, noi ti chiediamo di
preparare il nostro cuore ad accoglierti pienamente nella nostra vita, affinché
Tu la rinnovi, la sconvolga e ne faccia un’altra vita. Manda Gesù il tuo
Spirito per preparare i nostri cuori: siano pronti per accoglierti come si
accoglie un re, perché vogliamo che Tu solo sia il Re della nostra vita, Tu solo
sia la Via che vogliamo seguire, la Verità che vogliamo conoscere e la Vita che
vogliamo vivere. Vieni, Signore, dentro di noi e trasformaci completamente,
rendici donne e uomini nuovi, sempre miti ed umili di cuore per poterti
permettere di vivere dentro di noi.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio
dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e
bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè
entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse
tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini
saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne
macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate
dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di
capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il
ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi
tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio
dell’uomo».
Pausa di Silenzio
1L. La liturgia
dell'avvento si apre con una visione di speranza. È una visione coraggiosa,
frutto di quella grande fede che soltanto i veri uomini di Dio hanno il dono di
possedere.
2L. «Camminare
nella luce del Signore», espressione che nel Vangelo diventa «seguire Gesù», è
tutto questo. Senza dimenticare una precisazione importante suggerita dal
Vangelo:
Dio, tu hai scelto di farti attendere
tutto il tempo di un Avvento.
Io non amo attendere.
Non amo attendere nelle file.
Non amo attendere il mio turno.
Non amo attendere il treno.
Non amo attendere prima di giudicare.
Non amo attendere il momento
opportuno.
Non amo attendere un giorno ancora.
Non amo attendere perché non ho tempo
e non vivo che nell’istante.
tutto è fatto per evitarmi l’attesa:
i self-service e i distributori automatici,
le foto a sviluppo istantaneo,
i telex e i terminali dei computer,
la televisione e i radiogiornali...
Non ho bisogno di attendere le notizie:
sono loro a precedermi.
Ma tu Dio, tu hai scelto di farti attendere
il tempo di tutto un Avvento.
Perché tu hai fatto dell’attesa
lo spazio della conversione,
il faccia a faccia con ciò che è nascosto,
Per te attendere è pregare.
Preghiamo insime e diciamo: Vieni Signore, Gesù!
Verbo eterno, che sei prima di tutti i tempi, vieni a
salvare gli uomini del nostro tempo. Rit.
Creatore
dell’universo e di tutti gli esseri che vi abitano, vieni a riscattare l’opera
delle tue mani. Rit.
Emmanuele, Dio
con noi, che hai voluto assumere la nostra natura mortale, vieni a liberarci
dal dominio della morte. Rit.
Salvatore nostro
che sei venuto perché gli uomini abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza,
vieni a
comunicarci la tua vita divina. Rit.
Medico della carne e dello spirito, che ti sei
rivestito della umana debolezza, soccorri e proteggi i poveri, i malati, gli
agonizzanti. Rit.
Signore glorioso,
che chiami tutti gli uomini nella pace del tuo regno, fa' risplendere il tuo
volto ai nostri fratelli defunti. Rit.
CANTO
Signore Gesù, tu
ci conosci perfettamente. Conosci le nostre qualità e i nostri difetti. Conosci
il nostro passato; lo vedi chiaramente. Conosci il nostro futuro; lo vedi
mentre si realizza. Ci ami proprio così come siamo, senza condizioni e senza
riserve. Non ci condanni. Non ci giudichi e perdoni,ci chiami per nome e ci
ami. Gesù, liberaci dall’orgoglio, dall’autocompiacimento, dalla ricerca della
gloria di questo mondo, dell’attenzione, del prestigio e della stima. Insegnaci
l”umiltà, risanaci da ogni cecità spirituale. Signore fa che noi possiamo
vedere il tuo volto con gli occhi della fede, con gli occhi del cuore.
Fammi conoscere,
Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi
sentieri.
Guidami nella tua
verità e istruiscimi,
perché sei tu il
Dio della mia salvezza. Rit.
Buono e retto è
il Signore,
la via giusta
addita ai peccatori;
guida gli umili
secondo giustizia,
insegna ai poveri
le sue vie. Rit.
Tutti i sentieri
del Signore sono verità e grazia
per chi osserva
il suo patto e i suoi precetti.
Il Signore si
rivela a chi lo teme,
gli fa conoscere
la sua alleanza. Rit.
“Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza.”
Per tutti noi
che abbiamo sempre delle riserve e delle paure nel volerti accogliere, affinché
impariamo ad accoglierti incondizionatamente e senza paure. Noi ti chiediamo.
Per coloro che
non credono in Te Gesù, affinché convertano il loro cuore e siano pronti, anche
loro, ad accoglierti e ad amarti senza paura. Noi ti chiediamo.
Per il Papa e
tutta la chiesa, ci guidino, in questo periodo di Avvento, ad accogliere
sinceramente Gesù nei nostri cuori per lasciarci trasformare da Lui. Noi ti
chiediamo.
Contro tutte le
discordie. Tutti noi abbiamo delle discordie con dei nostri fratelli; proviamo
a mettere da parte il nostro orgoglio e la nostra presunzione di essere
migliori di loro, proviamo ad essere più umili. Per questo noi ti chiediamo.
Verbo Incarnato, o Sapienza Eterna,
o Splendore del Padre, vieni nelle nostre famiglie.
Vieni Signore, nelle opere e nei
giorni della nostra vita, donaci occhi per riconoscerti nella nostra
quotidianità, nella nostra vita familiare, ecclesiale, professionale e sociale.
Vieni Signore, squarcia con la tua
straordinaria imprevedibilità, le ombre delle nostre ordinarie prevedibilità,
donaci gli occhi della mente e della fede per vedere il tuo disegno d’amore.
Assumi, purifica, trasfigura ed
eleva, con il santo Mistero del tuo Avvento, le gioie e le speranze, le
tristezze e le angosce delle famiglie del nostro tempo.
Insegnaci e donaci la grazia di
costruire famiglie aperte all’ascolto obbediente e fiducioso della tua Parola,
nella Chiesa, tua Sposa, sotto la guida dei nostri pastori.
Liberaci dalla durezza del cuore
che diffonde deserto ed aridità, Tu Via, Verità e Vita
che raggiungi la nostra umanità vecchia e sterile, per trasformarla in giovinezza e fecondità di vita e di salvezza.
che raggiungi la nostra umanità vecchia e sterile, per trasformarla in giovinezza e fecondità di vita e di salvezza.
Donaci la capacità di riconoscerti
ed accoglierti con cuore obbediente, nel dono della tua Parola di vita.
Precedici, accompagnaci, guidaci
sulle strade del mondo per annunziare e testimoniare a tutti il tuo amore
pieno.
Tu Figlio dell’Altissimo, Dio
Salvatore, Re dei re della terra, Principe della pace e nostra Pace,
che sei disceso dal cielo, per noi uomini, quale Sacramento della nostra riconciliazione e rigenerazione, guida tutte le famiglie e i giovani della nostra Chiesa e della nostra Parrocchia
ad essere testimoni coraggiosi, infaticabili e fedeli del tuo Amore.
che sei disceso dal cielo, per noi uomini, quale Sacramento della nostra riconciliazione e rigenerazione, guida tutte le famiglie e i giovani della nostra Chiesa e della nostra Parrocchia
ad essere testimoni coraggiosi, infaticabili e fedeli del tuo Amore.
Maria Santissima, Vergine
obbediente, Madre Tua ed Avvocata nostra, ci insegni quel silenzio ricco di
umiltà, la speranza che non delude, la gioia pura del cuore.
Così, avvolti dal soffio dello
Spirito, possiamo vivere per Te, con Te e in Te, condividendo con tutti il Dono
Infinito della tua Presenza: Tutto abbiamo in Te!
E Tu sei Tutto per noi, o Signore Gesù Cristo Figlio Eterno del Padre! Amen.
E Tu sei Tutto per noi, o Signore Gesù Cristo Figlio Eterno del Padre! Amen.
Padre nostro
CANTO
Benedizione
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