I NOSTRI VOLTI/8
Francesca e Federica Carriero
Federica e Francesca, siete due gemelle: cosa significa ciò per voi? Ci raccontate come siete nate e cresciute?
Siamo Federica e Francesca, due gemelle di 17 anni. Abitiamo a Ceglie Messapica con la nostra famiglia composta da nostra madre Filomena, nostro padre Raffaele e nostro fratello Cosimo. Purtroppo qualche anno fa è venuto a mancare nostro padre al quale eravamo molto legate e, nonostante sia volato via, lo sentiamo molto vicino, poiché il grande legame d’amore che ci univa, e che tuttora ci unisce, è simile ad una catena che non si spezzerà mai. Siamo due ragazze con personalità molto diverse, anche essendo gemelle. I nostri caratteri sono molto diversi. Infatti, spesso è grazie a queste qualità che riusciamo a distinguerci. Io, Federica, sono abbastanza estroversa e amo fare nuove conoscenze. Francesca, invece, è più introversa e riflessiva. E, non a caso, litighiamo spesso perché le nostre idee ci contraddistinguono. Resta certo, però, che in fondo (ma molto in fondo...) il nostro legame sia molto forte. Siamo nate il 29 ottobre del 2003 a Francavilla Fontana, a distanza di 3/4 minuti dall’altra. Siamo cresciute in un ambiente tranquillo, circondate dall’amore della nostra famiglia. Abbiamo due caratteri molto pacati, sempre disponibili. Un luogo molto vicino a noi è la parrocchia, perché è proprio lì che sono nate le amicizie più belle e sincere. In parrocchia ne abbiamo vissute molte, a partire dal catechismo, finendo per essere educatrici dei bambini di terza elementare, i quali seguono il percorso di iniziazione cristiana. Prima non frequentavamo molto la parrocchia, infatti, è stata proprio la nostra famiglia ad invogliarci.
Come eravate da piccole?
Da piccole eravamo molto pasticcione e furbe, ma allo stesso tempo timidissime.
Amavamo molto sporcarci le mani con qualsiasi cosa: terra, farina, smalti, trucchi... insomma, di tutto! Ci piaceva giocare alla mamma e figlia, dove una delle due subiva le dolci torture dell’altra!
Ne combinavamo di tutti i colori, nel vero senso della parola... Abbiamo rotto molte doghe del letto, rotto e scheggiato i bicchieri del bar di nostro padre... E sì, eravamo due piccole pesti alla riscossa!
Ci piaceva molto anche cucinare, ma questo avveniva solo a casa delle nostre prozie. Da quanto avrete ben capito, eravamo delle bambine molto ‘attive’, sempre pronte a combinarne una al minuto! Sono stati anni magnifici, passati con spensieratezza e tranquillità. Anni in cui non ti rendi conto di quanto il tempo passi velocemente. Ricordiamo ancora quanto la felicità rendesse le giornate così intense. L’infanzia, quel breve ma intenso periodo della nostra vita, ha fruttato quelle che ora siamo. Non ci aspettiamo molto, viviamo all’ordine del giorno, sempre sorridendo anche alle brutte sorprese che la vita può riservarci.
Qualche ricordo bello della vostra infanzia?
Pensandoci, non si possono classificare i ricordi. Facendo parte del nostro passato, completano il nostro presente. Ne abbiamo molti in mente, e potremmo stare ore a parlarne. Uno in particolare però ci sarebbe: i 15 giorni di fine agosto trascorsi in campagna insieme alla nostra famiglia e alle nostre prozie. Solitamente, durante questo periodo estivo il tempo trascorreva in campagna, dove le giornate passavano rapidamente.
È stato in questo posto che conserviamo i ricordi più importanti della nostra infanzia. Ci ritornano spesso in mente tutti i volti spensierati dei nostri parenti, i maestosi tramonti arancioni, rossi e gialli, e le lunghe tavolate, simbolo di unione per noi.
Una qualità ed un difetto l’una dell’altra…
Una qualità di Francesca è la generosità, mentre un difetto è la timidezza, al contrario di me (Federica) che, essendo disponibile, ho qualche problema con la puntualità.
Come avete conosciuto la nostra parrocchia?
Come dicevamo prima, sono stati i nostri genitori a spingerci verso la parrocchia, ma, soprattutto, ci siamo avvicinate di più quando è arrivato il nuovo parroco don Lorenzo. Anche i nostri genitori erano molto legati a San Rocco, poiché hanno passato gran parte della loro giovinezza. Hanno deciso, così, di farci ricevere i sacramenti del Battesimo, Comunione e Confermazione a San Rocco. È qui che abbiamo passato, e attualmente passiamo, molto tempo della nostra quotidianità, accompagnati e sostenuti in qualsiasi cosa volessimo fare, da tutti i nostri educatori e responsabili, in particolare da don Lorenzo e tanti che l’hanno affiancato. Possiamo ritenerci soddisfatte del nostro percorso di fede. La chiesa non è un semplice luogo di culto, ma con la fede la vita di un cristiano è illuminata. Ed è in questo modo che le nostre vite sono cambiate: esse si sono illuminate.
Cosa fate di bello in parrocchia?
In parrocchia svolgiamo molte attività, a partire dai Grest estivi, dal percorso giovanissimi affiancato dai campi scuola e , finendo con il gruppo di iniziazione cristiana. Da qualche anno siamo educatrici sia di IC (Iniziazione Cristiana), che educatrici dei Grest. Sono esperienze che ti fanno crescere accanto alle famiglie e, soprattutto, accanto ai bambini, i quali hanno costantemente qualcosa da insegnarti. I bambini, grazie al loro sorriso, alla loro semplicità e solarità, attraverso un solo sguardo ti trasmettono la pace di cui ognuno di noi ha bisogno, poiché ad un bambino basta solo un po’ d’amore per star bene, ed è tutto questo che ci impegniamo a trasmettere. Dopo aver ricevuto il sacramento della Confermazione, abbiamo intrapreso un percorso giovanissimi, dove condividiamo molti momenti e pensieri insieme. A noi è stato dedicato uno spazio, ‘le casette’, in cui, durante gli incontri, ci sono state presentate molte attività formative, e dove abbiamo passato gran parte del nostro tempo, soprattutto, a giocare al biliardino!
Quanto contano gli amici nella vostra vita?
Gli amici nella nostra vita contano moltissimo, li consideriamo parte integrante della nostra famiglia.
Sono come l’aria e senza di essi non possiamo vivere. Siamo soddisfatte dei nostri legami affettivi, perché negli amici abbiamo saputo trovare conforto, fiducia, consiglio e amore.
I nostri amici sono pazzi, pazzi di vivere la vita, di parole, quelli che non sbadigliano mai e che, come fuochi d’artificio, esplodono nel cielo, luccicando. E ti accorgi di essere con le persone giuste quando quel luccichio comprende anche te. Anche in parrocchia abbiamo continuato a coltivare le amicizie di ‘una vita’, sempre grazie alle esperienze parrocchiali.
E la scuola?
Frequentiamo il quarto anno dell’Istituto Tecnico Economico ‘Cataldo Agostinelli’ di Ceglie Messapica. Abbiamo scelto questo indirizzo perché la scuola offriva una buona formazione scolastica. Non ci appassionano molto le materie che fanno parte del ramo economico ma, nonostante ciò, cerchiamo di fare del nostro meglio.
Un sogno per il futuro (anche separato)…
Parlando si sogni, si parla allo stesso tempo del nostro futuro. Grazie a quello che i bambini ci dimostrano, molto probabilmente la strada che io (Federica) intraprenderò sarà sicuramente indirizzata al prossimo, ma è tutto ancora incerto, essendo una ragazza molto indecisa,
Insomma, non abbiamo idee ben improntate, infatti Francesca non ha le idee molto chiare...
Tre parole per il 2021
Speranza
Altruismo
Volontà
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