LETTERA DEL VESCOVO PER LA SETTIMANA SANTA
Ai
Rev.mi Sacerdoti, diocesani e religiosi;
ai
Rev.mi Diaconi
LL.SS.
LL.SS.
Carissimi,
com’è noto, in data 25 marzo u.s. la
Congregazione per il culto e la disciplina dei sacramenti ha promulgato un
decreto contenente le disposizioni per la celebrazione della Settimana Santa e
la Conferenza Episcopale Italiana ha appena pubblicato gli orientamenti per la
stessa Settimana, che ricalcano fondamentalmente le disposizioni della
Congregazione.
Poiché risulta necessario avvertire i
fedeli degli orari delle celebrazioni perché possano unirsi spiritualmente alle
stesse dalle proprie abitazioni e, eventualmente, partecipare tramite i mezzi
di comunicazione telematica in diretta e non differita, con il presente decreto dispongo quanto
segue:
1. Domenica delle
Palme. La
Commemorazione dell’Ingresso del Signore a Gerusalemme si celebrerà
esclusivamente:
a. nella Chiesa
San Domenico in Oria, quale Cattedrale sussidiaria, sarà da me presieduta e si
adotterà la seconda forma prevista dal Messale Romano;
b. nelle Chiese
Parrocchiali, sarà presieduta dal Parroco e si adotterà la terza forma prevista
dal Messale Romano.
2. Giovedì
Santo.
a. Messa crismale.
Sarà
il Consiglio Episcopale Permanente a offrire un orientamento unitario, in sintonia
con la decisione che il Santo Padre, Primate d’Italia, adotterà per la Diocesi
di Roma.
b. La Messa in
Coena Domini si potrà
celebrare esclusivamente nella Chiesa di San Domenico in Oria e in tutte le
Chiese Parrocchiali, omettendo la lavanda dei piedi e la processione con il
Santissimo Sacramento che sarà custodito nel tabernacolo.
3. Venerdì Santo. La commemorazione della Passione del
Signore si potrà celebrare esclusivamente nella Chiesa di San Domenico in
Oria e in tutte le Chiese Parrocchiali. Nella preghiera
universale si introdurrà una speciale intenzione, che a breve appronterò, per
chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti. Sarà cura
dell’Ufficio liturgico fornirvi il testo. L’atto di adorazione alla Croce
mediante il bacio sia limitato al solo celebrante.
4. Veglia Pasquale. Si potrà celebrare esclusivamente
nella Chiesa di San Domenico in Oria e in tutte le Chiese Parrocchiali.
Per la liturgia battesimale, si mantenga solo il rinnovo delle promesse
battesimali
5. Domenica
di Pasqua Si potrà
celebrare esclusivamente nella Chiesa di San Domenico
in
Oria e in tutte le Chiese Parrocchiali.
8. Si utilizzino esclusivamente particole che non sbriciolano.
9. Poiché le espressioni della pietà popolare e le processioni sono un tutt’uno con le celebrazioni del Triduo pasquale e risulterebbe fuori contesto celebrarle in altre date lontane dalla Pasqua, per quest’anno vengono abolite. I Sacerdoti e i fedeli Laici non manchino, però, di pregare personalmente nelle proprie abitazioni utilizzando anche i testi devozionali della pietà popolare.
10. Per ciò che riguarda il Sacramento della Riconciliazione, si ricordi ai fedeli Laici, anche attraverso i mezzi di comunicazione telematica, che, in caso di estrema necessità, l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. E, pertanto, se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (p. es.: il Confesso, l’Atto di dolore, l’invocazione “Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me”) comporta il perdono dei peccati commessi, anche gravi (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
11. Si esortino i fedeli Laici, qualora intendano partecipare alle celebrazioni del Triduo pasquale attraverso i mezzi di comunicazione telematica, a vivere le stesse celebrazioni in modo fruttuoso, sospendendo ogni altra attività domestica e ponendo tutta la propria attenzione a ciò che si ascolta e a ciò che si vede attraverso i mezzi di comunicazione.
12. Infine i Parroci rendano noti ai propri fedeli gli orari delle celebrazioni del Triduo Pasquale che si svolgeranno in Parrocchia perché chiunque lo voglia possa unirsi spiritualmente al proprio Parroco e alla propria Comunità parrocchiale. Mentre invoco la materna assistenza della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa protezione di San Barsanofio e dei Santi Medici sugli ammalati, sul personale sanitario, sui ricercatori scientifici, sulle forze dell’ordine e su tutti coloro che svolgono un servizio pubblico necessario in questa emergenza epidemica, e la misericordiosa clemenza del Padre per i defunti, a tutti invio il mio più caloroso abbraccio e la mia paterna benedizione.
6. Per tutte le celebrazioni sopra indicate, per garantire
un minimo di dignità alla celebrazione, accanto al
celebrante sia assicurata la partecipazione di un diacono facente funzione, di chi
serve all’altare, di un lettore, di un cantore, di un organista e, eventualmente, due
operatori per la trasmissione. Si dovranno, però, obbligatoriamente
rispettare le misure sanitarie (distanza fisica nel raggio di almeno due metri, mascherina,
guanti).
7. Per l’accesso alla comunione, si predisponga in modo
tale che ognuno possa prendere personalmente dalla pisside il Corpo del Signore e comunicarsi con
le proprie mani. Questo
vale anche per i fedeli Laici. I Sacerdoti, poi, per comunicarsi al Sangue del Signore, utilizzino ciascuno
il proprio calice che provvederanno personalmente a purificare.8. Si utilizzino esclusivamente particole che non sbriciolano.
9. Poiché le espressioni della pietà popolare e le processioni sono un tutt’uno con le celebrazioni del Triduo pasquale e risulterebbe fuori contesto celebrarle in altre date lontane dalla Pasqua, per quest’anno vengono abolite. I Sacerdoti e i fedeli Laici non manchino, però, di pregare personalmente nelle proprie abitazioni utilizzando anche i testi devozionali della pietà popolare.
10. Per ciò che riguarda il Sacramento della Riconciliazione, si ricordi ai fedeli Laici, anche attraverso i mezzi di comunicazione telematica, che, in caso di estrema necessità, l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. E, pertanto, se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (p. es.: il Confesso, l’Atto di dolore, l’invocazione “Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me”) comporta il perdono dei peccati commessi, anche gravi (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452).
11. Si esortino i fedeli Laici, qualora intendano partecipare alle celebrazioni del Triduo pasquale attraverso i mezzi di comunicazione telematica, a vivere le stesse celebrazioni in modo fruttuoso, sospendendo ogni altra attività domestica e ponendo tutta la propria attenzione a ciò che si ascolta e a ciò che si vede attraverso i mezzi di comunicazione.
12. Infine i Parroci rendano noti ai propri fedeli gli orari delle celebrazioni del Triduo Pasquale che si svolgeranno in Parrocchia perché chiunque lo voglia possa unirsi spiritualmente al proprio Parroco e alla propria Comunità parrocchiale. Mentre invoco la materna assistenza della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa protezione di San Barsanofio e dei Santi Medici sugli ammalati, sul personale sanitario, sui ricercatori scientifici, sulle forze dell’ordine e su tutti coloro che svolgono un servizio pubblico necessario in questa emergenza epidemica, e la misericordiosa clemenza del Padre per i defunti, a tutti invio il mio più caloroso abbraccio e la mia paterna benedizione.
Oria, 25 marzo
2020 + Vincenzo Pisanello
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