ADORAZIONE EUCARISTICA QUOTIDIANA

 

La nostra Chiesa vive ogni giorno l'adorazione eucaristica silenziosa

Il tempo della chiusura dell'Italia nello scorso marzo-maggio, detto anche lockdown, ha fatto maturare diverse riflessioni alle comunità cristiane. Quella che mi è rimasta più impressa, come parroco, è la liturgia celebrata nella solitudine e nel silenzio, quasi totali. Per sua natura, la liturgia è "ecclesiale" e Chiesa significa, alla lettera, "Assemblea". Quindi, quale liturgia celebrare senza assemblea? L'emergenza covid-19, però, ci ha permesso di approfondire le nostre riflessioni in ordine alla natura dell'Assemblea dei fedeli, che noi chiamiamo Chiesa. Certamente la Chiesa non è una struttura solo sociale, come la scuola o un circolo culturale. La Chiesa è sempre visibile e invisibile, terrena e celeste, fatta dagli uomini che abitano il tempo e dai santi che vivono l'eternità. Proprio nei momenti di difficoltà, questa Chiesa celeste può venire incontro alla Chiesa che è nella Storia.

Una delle vie attraverso cui possiamo recuperare la doppia natura della Chiesa è il silenzio. Sì, il silenzio. Perché il silenzio crea lo spazio per le domande e per ascoltare meglio le risposte. Il silenzio dilata gli spazi. Anche le Chiese sembrano più grandi quando sono avvolte nel silenzio. Ma soprattutto le nostre reciproche persone acquistano "grandezza", quando le contempliamo nel silenzio. Provate a pensare la percezione del valore dei bambini, quando li si contempla nel silenzio. Oppure, la percezione del grande dono che è lo sposo o la sposa quando l'altra "metà" lo contempla con un profondo silenzio interiore.

Per questo, ho pensato che fosse importante, per la nostra comunità parrocchiale, adorare Gesù ogni giorno, nel silenzio. Facciamo così tanta abitudine alla presenza del Signore nelle nostre Chiese, che queste talvolta appaiono senza Dio. Lo diamo per scontato. Parliamo di Lui, ma non parliamo con Lui. Lo vogliamo rendere visibile al popolo di Dio, ma spesso il popolo vede solo i funzionari del sacro operare sull'altare e intorno all'altare. Ma Dio non si vede. C'è? Certo che c'è. La Sua presenza nell'Eucaristia è reale. E diventa "visibile" nella misura in cui ci si accosta a Lui con fede e con la pazienza dei tempi.

Ogni giorno, dalle 17.00 alle 18.00, esponiamo il Santissimo Sacramento sull'altare. Chi lo desidera e può, troverà Gesù che lo attende per un fruttuoso dialogo spirituale, dove le parole non servono: sono necessari i moti del cuore e gli occhi. Così possiamo sperimentare che il Signore è in mezzo a noi e non ci lascia in nessun momento, soprattutto in quello del pericolo.

don Lorenzo

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