PRIMA DOMENICA D'AVVENTO 2019


"Oggi, prima domenica del tempo di avvento, inizia un nuovo Anno liturgico. In queste quattro settimane di Avvento, la liturgia ci conduce a celebrare il Natale di Gesù, mentre ci ricorda che Egli viene ogni giorno nella nostra vita, e ritornerà gloriosamente alla fine dei tempi. Tale certezza ci induce a guardare con fiducia al futuro, come ci invita a fare il profeta Isaia, che con la sua voce ispirata accompagna tutto il cammino dell'Avvento... Pertanto, la visione meravigliosa di Isaia è una promessa divina e ci spinge ad assumere un atteggiamento di pellegrinaggio, di cammino verso Cristo, senso e fine di tutta la storia. ...Nel vangelo di oggi, Gesù ci esorta ad essere pronti per la sua venuta: "Vegliate dunque perchè non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà". Vegliare non significa avere materialmente gli occhi aperti, ma avere il cuore libero e rivolto nella direzione giusta, cioè disposto al dono e al servizio. Il sonno da cui dobbiamo svegliarci è costituito dall'indifferenza, dalla vanità, dall'incapacità di instaurare rapporti genuinamente umani, dall'incapacità di farsi carico del fratello solo, abbandonato o malato...L'attesa di Gesù che viene si deve tradurre, dunque, in un impegno di vigilanza...che significa anche, concretamente, essere attenti al nostro prossimo in difficoltà, lasciarsi interpellare dalle sue necessità, senza aspettare che lui o lei ci chiedano aiuto, ma imparare a prevenire, ad anticipare, come fa sempre Dio con noi". (dall'Angelus di Papa Francesco - Piazza San Pietro - 1 dicembre 2019)





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